Miele di edera

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L’edera (Hedera Helyx, della famiglia delle Araliacee), diffusa soprattutto allo stato spontaneo, si sviluppa abbarbicandosi ai muri, alle rocce, ai tronchi, oppure strisciando per terra, sempre preferendo le località ombrose, ed è anche coltivata a scopo ornamentale. Solo i rami che si innalzano verso la luce, ancorandosi ad una pianta o ad un muro, diventano fertili e producono i fiori. L’edera può arrecare danni alla pianta a cui si aggrappa, qualora, sviluppandosi abbondantemente sulla chioma con il suo ombreggiamento, competa con i germogli nella cattura della luce. Può danneggiare le superfici murarie se le saldature di malta sono abbastanza deboli da lasciar penetrare le radici. L’edera sta espandendosi anche per l’abbandono della pulizia biennale del sottobosco, in cui si formavano fascine per la cottura della calce di pietra. Questa pulizia aiutava il sottobosco a rigenerarsi, e le piante venivano liberate anche dall’edera. I raccolti sempre più consistenti degli ultimi anni sono in realtà problematici per l’apicoltore, perché sono tardivi e il miele è molto umido all’origine e tende a cristallizzare quasi immediatamente, a volte addirittura nei favi, rendendo difficile l’estrazione e la correzione dell’umidità. E’ infatti un miele tipicamente a prevalenza di glucosio (80% ) rispetto al fruttosio (6%). Persino le api se ne riescono a servire come nutrimento solo a prezzo di un impegnativo lavoro per riscioglierla. Un’apicoltura tecnologicamente ben equipaggiata e ben organizzata, così come un’apicoltura amatoriale dedicata, possono risolvere i problemi legati a questo miele e produrlo.La fioritura avviene in settembre-ottobre. La velocissima cristallizzazione forma una massa compatta di colore biancastro tendente al griglio, con odore e sapore mediamente intensi, persistente in bocca, molto dolce. Alcune parole o espressioni usate per descrivere l’odore: vegetale, di radice, di foglie, di foglie di conifere, di liquirizia, di muffe nobili. Alcune parole o espressioni usate per descrivere il gusto/aroma: di fungo, erbaceo, di resina fresca, rinfrescante. L’edera può trovarsi mescolata al miele di inula o di corbezzolo, le cui fioriture spesso si sovrappongono. Del corbezzolo, può riverberare la caratteristica nota amara.

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FAQ

Che tipo di miele producete?

Produciamo diverse varietà di miele artigianale, a seconda della stagione e dell’altitudine dei nostri apiari, distribuiti lungo tutto il Parco Nazionale del Matese. Tra i più richiesti ci sono il miele millefiori, il miele di castagno, quello di acacia e di erbe spontanee tipiche del territorio matesino.

Spediamo entro 48 ore lavorative dalla conferma dell’ordine. I tempi di consegna variano in base alla zona, ma in genere riceverai il pacco entro 3-5 giorni lavorativi. Ogni ordine viene imballato con la massima cura per garantire la freschezza e l’integrità dei prodotti.

I nostri metodi sono improntati alla massima naturalità e sostenibilità. Sebbene non abbiamo ancora ottenuto la certificazione biologica (in corso), non utilizziamo pesticidi né antibiotici, e rispettiamo rigorosamente la stagionalità e l’ecosistema delle nostre api.

Il miele va conservato in un luogo fresco, asciutto e al riparo dalla luce diretta. È normale che con il tempo possa cristallizzare: è un segno di qualità e purezza! Se preferisci un miele più liquido, basta scaldare leggermente il vasetto a bagnomaria.

Perché il nostro miele è il frutto del territorio, del rispetto per la natura e della passione di due apicoltori che hanno scelto di restare e investire nella propria terra. Ogni vasetto racconta una storia vera, fatta di fiori, api, silenzi di montagna e mani che lavorano con amore.